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boleroNuovo imperdibile appuntamento sul tema della Comunicazione venerdì 24 febbraio alle ore16,30 in sala Puerari del Museo civico di Cremona con la Conferenza-Spettacolo dal titolo Divulgare scienza attraverso la musica. L'impensabile e suggestivo racconto del Boléro di Ravel. Relatore Luigi Dei professore ordinario di chimica presso l'Università degli Studi di Firenze, già in passato graditissimo ospite della associazione Gli ex dell’Aselli. Pioniere nel campo dell'applicazione delle nanoscienze e nanotecnologie per la conservazione dei beni culturali dal 2009 si dedica con continuità e assiduità alla divulgazione scientifica e ai temi del rapporto fra scienza, arte e letteratura utilizzando diversi media. In possesso di spiccate capacità comunicative e recitative, Dei utilizza le conferenze-spettacolo come strumento principale della sua attività di divulgazione scientifica.

Perché la musica, perché un docente di area scientifica? Perché la musica cambia l’orizzonte della nostra mente, quella linea ideale costituita dall'insieme delle prospettive emotivo-razionali che si aprono durante l’evolversi di una “situazione musicale”. L’orizzonte musicale è indissolubilmente legato allo scorrere del tempo e relazionabile con la mente attraverso l’udito. L'analisi scientifica suggerisce che essa imiti il modo caratteristico del mondo di evolvere nel tempo. La storia di un brano musicale è un flusso di onde di compressione e rarefazione dell’aria prodotte da vibrazioni e risonanze che evolvono nel tempo così come il mondo, appunto. La Conferenza-Spettacolo “racconta” il Bolero di Ravel, del quale l’11 gennaio 2023 si è compiuto il novantatreesimo compleanno della versione da concerto. Il suono di ogni strumento viene analizzato scientificamente affiancando alla spiegazione tecnica, sempre altissimamente divulgativa e con dovizia di immagini proiettate su uno schermo, l’esecuzione delle varie parti del brano musicale grazie a contenuti multimediali. Al pubblico viene offerta la possibilità di scoprire quante nozioni matematiche e fisiche si celino dietro il piacevole ascolto di quelle melodie e di quei ritmi profondamente intrisi della fragranza del mondo mediterraneo, culla della danza che ispirò il musicista francese. La partitura è esplorata alla ricerca di un filo narrativo, di un intreccio, di una trama che possa far scoprire che la musica si può raccontare ricercando la singolarità dei “personaggi musicali”, ossia il timbro degli strumenti individuanti vere e proprie qualità. Chi meglio della scienza divulgata al grande pubblico può raccontare il mistero del timbro e del rapporto fra qualità e quantità? La Conferenza-Spettacolo ambisce a modificare l’orizzonte che delimita l’apprezzamento della musica arricchendola di implicazioni scientifiche ed esaltandone il godimento meramente estetico. Nella trama della storia musicale individui con proprie qualità dialogano fra loro in un intreccio che ha molto di narrativo, con sviluppi attesi ma anche con colpi di scena. La voce narrante è quella di Luigi Dei e aiuta l’ascoltatore a seguire il ragionamento con le immagini proiettate su uno schermo fino al termine della storia che si conclude presentando l’ultimo strumento, l’unico che non emette suono ma che governa tutti i suoni: la bacchetta del direttore d’orchestra la quale rappresenta la quintessenza della musica, ossia “conta senza sapere di contare” come dice Leibniz. E sul tema del “contare”, dopo l’ultimo accordo, la voce narrante introduce il silenzio delle pause: proprio il silenzio, le pause, hanno l’ultima parola che chiude la storia musicale!

L’incontro è aperto al pubblico ed è a ingresso libero.

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